Ristrutturazione bagno 2024, come fruire della detrazione Irpef
Cosa cambia per il bonus ristrutturazione bagno 2024? Come ogni anno il Governo, con la Legge di Bilancio, decide se prorogare o meno i vari bonus. Nel caso dell’incentivo destinato alla ristrutturazione bagno ha optato per una proroga al 31 dicembre 2024, per cui restano invariati gli incentivi per coloro che, durante l’anno in corso, decideranno di ristrutturare il bagno, sostituendo anche i sanitari , e che potranno contare su un risparmio abbastanza consistente sulle spese da sostenere. Ecco come richiedere l’agevolazione, a chi spetta, quali sono i requisiti e i documenti necessari.
Bonus ristrutturazione bagno 2024, i requisiti
La ristrutturazione bagno è una tipologia di intervento decisamente impegnativo, che richiede tempo per la definizione del progetto e può comportare costi elevati. Questi ultimi tuttavia, possono essere “alleggeriti” grazie al Bonus previsto dalla legge di Bilancio anche per tutto il 2024.
Ma quali sono i lavori che danno diritto al bonus sulla ristrutturazione del bagno? Come già accaduto negli anni scorsi si tratta di un incentivo legato alla spesa per rinnovare l’impianto idrico-sanitario, ovvero destinato ai lavori di manutenzione straordinaria . Non è ammessa, ad esempio, la sola sostituzione dei sanitari in quanto questa tipologia di intervento rientra nella manutenzione ordinaria.
Sconto per la ristrutturazione bagno 2024
Coloro che decidono di effettuare interventi di manutenzione straordinaria in bagno potranno beneficiare, fino al 31 dicembre 2024, di una detrazione fiscale Irpef del 50% sulla spesa sostenuta, fino a un massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare. Ciò significa che – a fronte di un costo complessivo di 50.000 euro – sarà possibile “recuperare” 25.000 euro. La detrazione verrà ripartita in dieci quote annuali di pari importo, per cui – sempre sulla base dell’esempio fatto sopra – il contribuente potrà avere uno sconto sulle imposte da pagare o un rimborso di 2.500 all’anno per 10 anni. Il contributo sarà riconosciuto nella dichiarazione dei redditi 2025, relativa ai redditi e alle spese del 2024.
Tra i lavori ammessi alla detrazione vi sono:
- la sostituzione dei sanitari
- il rifacimento delle piastrelle
- l’installazione di nuovi impianti idraulici o elettrici
· l’arredo e spese connesse a trasporto e montaggio
Documenti necessari per la detrazione Irpef 50%
Per vedersi riconosciuta la detrazione Irpef 50% relativa alla ristrutturazione del bagno è indispensabile consegnare al Caaf o al commercialista che provvederà alla compilazione della dichiarazione dei redditi:
- permessi per la ristrutturazione, da richiedere al Comune
- Cila (comunicazione di inizio lavori)
- copie dei bonifici bancari (parlanti) con i quali sono stati effettuati i pagamenti. Nella causale del versamento è importante riportare il codice fiscale del richiedente della detrazione, quello della ditta che esegue i lavori e la partita Iva con estremi della fattura
Ricordiamo infine che, per gli immobili oggetto di ristrutturazione, è possibile fruire anche della detrazione relativa al Bonus Mobili 2024 , ovvero una ulteriore detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per gli arredi, fino a un massimo di 5.000 euro.
Bonus climatizzatori 2024, come funziona e a chi è rivolto
I climatizzatori a pompa di calore rientrano fra gli interventi con bonus al 50% senza che sia necessario eseguire interventi di ristrutturazione e senza pratiche edilizie: fanno già parte degli impianti a fonti energetiche rinnovabili. La detrazione scatta perché, utilizzando la pompa di calore in inverno per ritardare l’accensione dei termosifoni, si può arrivare a un taglio del consumo del gas che supera il 30%
DETRAZIONE FISCALE DEL 50%
- Per i prossimi mesi è possibile utilizzare il cosiddetto “bonus climatizzatori”, la detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di un nuovo impianto. Si può ricorrere a questa agevolazione purché si tratti di un sistema a pompa di calore con la doppia funzione di raffrescamento e riscaldamento
BONUS MOBILI
- Inoltre, chi richiede questa agevolazione può ottenere il bonus mobili. Se invece si decide di usare climatizzatori non solo in estate ma anche in inverno per sostituire il riscaldamento a gas, è possibile avere ecobonus al 65%. Bisogna però rottamare la vecchia caldaia, ottenendo così anche un grande risparmio in bolletta
NON SONO NECESSARI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE
- I climatizzatori a pompa di calore rientrano fra gli interventi con bonus al 50% senza che sia necessario eseguire interventi di ristrutturazione e senza pratiche edilizie: fanno già parte degli impianti a fonti energetiche rinnovabili
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COME FUNZIONA LA POMPA DI CALORE
- Il climatizzatore a pompa di calore sfrutta infatti l’energia prelevata dall’ambiente: la funzione inverter ne consente l’uso anche per il riscaldamento. Usa solo in parte l’energia prelevata dalla rete
COME FUNZIONA LA POMPA DI CALORE
- Quindi una pompa di calore con elevate prestazioni potrà produrre quattro parti di energia per ogni parte prelavata dalla rete elettrica
IMPATTO SULLA BOLLETTA
- Una classe energetica alta avrà un impatto molto basso sulla bolletta, perché incide meno sul consumo. Usando il climatizzatore per posticipare l’accensione del riscaldamento si può arrivare a un taglio del consumo del gas che supera il 30%. Ecco perché si è deciso di agevolare i climatizzatori a pompa di calore, a prescindere dal fatto che la maggior parte degli acquisti è finalizzata a ridurre il caldo d’estate
NON SERVE FARE DOMANDA ALL’ENEA
- Non serve fare domanda all’Enea per ottenere il bonus: basta pagare con il bonifico dedicato ai bonus sulla casa. In seguito si potrà portare in detrazione la spesa nella dichiarazione dei redditi da presentare il prossimo anno
LA FATTURA
- La fattura deve essere comprensiva di acquisto e installazione. In alternativa è possibile avere due fatture distinte. Non è invece ammessa l’installazione fai da te perché per il climatizzatore deve essere rilasciato l’attestato di conformità e il libretto d’impianto. Occorre quindi necessariamente rivolgersi a un tecnico abilitato
ECOBONUS 65%
- Se si sceglie invece di fare un intervento più radicale e rivedere completamente il sistema di riscaldamento invernale passando all’elettrico, fino a fine anno si ha ancora diritto all’ecobonus al 65%
L’ENEA
- In questo caso è invece necessario presentare la pratica all’Enea e l’acquisto dei climatizzatori deve essere accompagnato dalla rottamazione della caldaia a gas. Tutto l’intervento deve essere certificato da un tecnico
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